Carabaccia_Fuoriporta

Da Leonardo Da Vinci a oggi, ecco la carabaccia toscana

Dal Rinascimento ai giorni nostri, ecco un piatto amato già da Leonardo Da Vinci e molto apprezzato al tempo per il suo gusto dolce. La carabaccia – il cui nome deriva dal greco karabos, che significa “barca a forma di guscio” – è una saporitissima zuppa a base di ingredienti poveri e gustosi, molto adatta nei mesi invernali. Nel 500, infatti, la carabazada era la zuppiera e per estensione indicava anche la zuppa che conteneva.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

3 grosse cipolle rosse, 2 o 3 carote di media grandezza, 5 gambi di sedano bianco, 1 uovo in camicia per porzione, 300 gr. di piselli, olio d’oliva, sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Mettere le cipolle, il sedano e le carote tagliate a dadini in una casseruola di coccio. Aggiungere mezzo bicchiere di olio d’oliva e cuocere a fuoco medio con coperchio per un’ora circa; rimestare facendo attenzione a non far attaccare al fondo della pentola. Giunti quasi al termine della cottura aggiungere i piselli, in parte lessati ed in parte frullati come purea. Dopo aver abbrustolito delle fette di pane e averle poste sul fondo delle scodelle, versarvi la zuppa calda e terminare la ricetta con l’uovo in camicia.

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