La sfilata delle Attittadoras, il suggestivo rito carnevalesco di Bosa (Oristano) – 25 feb

A Bosa il Carnevale – o meglio il Karrasegare, come si dice nel dialetto locale – mantiene tuttora, a distanza di tanti anni dalla sua nascita, la caratteristica del festeggiamento spontaneo e non organizzato: anche se esistono gruppi che gestiscono alcuni momenti della festa come i balli, tutto il resto è infatti affidato all’improvvisazione della comunità. Il martedì grasso è dedicato alla sfilata i cui personaggi principali sono “Gioldzi” (il Re Giorgio, simbolo del Carnevale rappresentato da un fantoccio di stracci con una botte per pancia) e le maschere di “s’attittidu” (lamento funebre); sin dalle prime ore del mattino i partecipanti invadono le strade e le “Attittadoras”, vestite completamente di nero, piangono la morte di Gioldzi creando un particolare effetto sonoro e facendo riecheggiare i loro lamenti per tutto il paese. Al tramonto si assiste invece a un cambio di scena: le Attitadoras scompaiono e lasciano il posto alle maschere in bianco, ovvero    alle anime del Carnevale che sta per finire: queste maschere girano al buio della notte indossando un lenzuolo bianco e una federa che funge da cappuccio.

Informazioni: 3408505381 – info@fuoriporta.org

Cosa vedere

Il Duomo, il Lungotemo, il castello di Serravalle e le chiese di Santa Maria degli Angeli e di Sant’Antonio.

Nei dintorni

Bosa Marina, Macomer e Alghero.