Antonio Finelli – Una luminosa elegia dal Tevere all’Atlantico

Mostra Personale: Una luminosa elegia dal Tevere all’Atlantico
Artista: Antonio Finelli
Inaugurazione Mostra: Venerdì 9 Ottobre ore 18.00
Durata Mostra: Dal 9 al 15 Ottobre 2020
Luogo: Medina Roma, Via Angelo Poliziano, 32- 34 – 36 – 00184 – Roma

Dal 9 al 15 Ottobre 2020, presso l’Art Gallery Medina Roma, la mostra personale di Antonio Finelli: Una luminosa elegia dal Tevere all’Atlantico.
La mostra è un dialogo elettivo tra i colori e le architetture di Roma ed Essaouira, un viaggio tra le luci di Marocco e Italia.

Berlino, Roma, Essaouira, sono i luoghi prediletti da Antonio Finelli e che lo accompagnano nel prediletto esercizio pittorico rivolto a perseguire uno stile conciso ed amorevole, inteso a catturare l’intimità di spazi dal cuore antico ed esperienze di vita vissuta. Luoghi dell’anima, ma anche pretesti figurativi per decantare una speciale maniera di vedere. Finelli descrive con precisione sintetica ciò che ha visto senza indugiare troppo sul dettaglio narrativo, puntando per questo alla cattura della luce di pieno giorno in mezzo ad architetture prive del tramestio umano.

In questa singolare panoplìa di ambienti e mondi rappresentati, la facciata di Santa Croce in Gerusalemme, o le bianche architetture della stazione Termini, intrecciano un dialogo corto con la fortezza, i muri bianchi e cangianti, le torri e i bastioni di Mogador (Essaouira) dove finalmente legano in dissimile e fascinosa armonia le culture araba, ebraica e nord europea.

Così Antonio Finelli immagina il paesaggio come ‘natura silente’ e prosegue costante il suo dialogo espressivo con la lezione estetica ricavata dai maestri della ‘Scuola Romana’ rivisitandola e facendola rivivere in modo originale nei luoghi dove il suo sguardo si deposita (esemplare, il Marocco).

La sua è una pittura colta che nasce dalla meditazione e raggiunge un alto grado di libera espressione, rivelando l’impronta di uno stile che si afferma nella variabilità dei temi e dei soggetti: è il segno di una espressione eccellente che, senza cedere alla tentazione dell’uniformità, mette in scena le corrispondenze e le toccanti emozioni di una confortante elegia luminosa partita dalle sponde del Tevere per arrivare ai bordi dell’Atlantico.