Dimenticate la Formula 1 e i reality: a Faenza, da oltre 60 anni, l’adrenalina la portano i cavalli, le lance e una buona dose di spirito medievale. Dal 15 al 22 giugno torna il Niballo – Palio di Faenza, la madre di tutte le giostre cavalleresche, in cui i cinque Rioni cittadini si sfidano a colpi di velocità, precisione e orgoglio rionale.
Tutto ebbe inizio – pensate un po’ – nel 1164, quando l’imperatore Federico Barbarossa passò da queste parti. Per accoglierlo con stile (e un pizzico di paura), i faentini tirarono fuori la “Quintana”: una struttura in ferro contro cui i cavalieri si allenavano a colpire un bersaglio, chiamandola affettuosamente Aniballo, poi diventato “Niballo” – il nome che oggi fa tremare i polsi a ogni cavaliere.
Oggi, come allora, cinque Rioni (Borgo Durbecco, Giallo, Nero, Rosso e Verde) si lanciano in una sfida tanto spettacolare quanto sentita. I cavalieri, armati di lancia e tanto coraggio, sfrecciano lungo un tracciato a ferro di cavallo e tentano di colpire due minuscoli bersagli di appena 8 centimetri. Facile a dirsi, molto meno a farsi.
Per chi è agli inizi, c’è anche la versione “under” del Palio: il Torneo della Bigorda, una sorta di “giostra notturna” per giovani promesse del galoppo e della mira medievale. Appuntamento il 7 giugno, per i più giovani che già sognano la gloria (e magari una dama in tribuna).
Ma non si vive di sola lancia! Il Niballo è un mese intero di cene propiziatorie in costume (occhio al galateo medievale), rievocazioni storiche, spettacoli di bandiere che volano come droni impazziti, e un corteo storico che pare uscito da un film in costume… ma senza effetti speciali.
Tra i momenti clou:
•7 giugno: 25° Torneo della Bigorda d’Oro
•14 giugno: Torneo Alfieri Bandieranti e Musici – dove le bandiere volano e i musici danno spettacolo
•15 giugno: Giuramento dei Cavalieri del Niballo e Gara Bandiere a Coppie – la tensione sale, e le bandiere pure
•22 giugno: il grande giorno – 68° Niballo Palio di Faenza, allo Stadio Bruno Neri, tra destrieri in carica e pubblico in visibilio
E poi il gran finale, quello vero: la giostra allo Stadio Bruno Neri, dove cavalieri e destrieri, tra stendardi svolazzanti e urla da curva rionale, si contendono il drappo più ambito della Romagna. Il Maestro di campo dà il via:
“Capi Rione, siate degni dei vostri colori e delle vostre dame!”
E da lì in poi… che vinca il più abile (e il più veloce).
Per maggiori informazioni: http://www.paliodifaenza.it
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