Teolo - Padova - Fuoriporta

Teolo (PD): tra “el schissotto” e San’Antonio Abate, è festa

Per festeggiare il Sant’Antonio Abate, Patrono degli animali, andiamo a Teolo… sempre che siate dalle parti di Padova, tra gli sfavillanti Colli Euganei.
Panorami, scorci suggestivi e i numerosi sentieri escursionistici la rendono una meta deliziosa.

Ascolta “Pietrasanta, un museo a cielo aperto” su Spreaker.

Domenica 22 gennaio, insieme al momento più religioso che caratterizza la festa dedicata al santo, ci sarà anche un momento gastronomico, legato alla tradizione locale, da non perdere. Perchè… “el schissotto” è davvero una particolarità della zona degli Euganei.

Noi di Fuoriporta, amiamo sempre portavi in giro, tra bellezze e bontà…

Vincitore di un concorso gastronomico già nel 1880, questo antico pane poco conosciuto viene preparato in un modo molto particolare.
E’ una pagnotta dall’aspetto semplice e povero, una preparazione che racconta una storia molto antica. C’era un tempo in cui non rappresentava solo il companatico, ma era il piatto unico!
Ci sono due cose che caratterizzano particolarmente questo pane: l’impasto e la cottura. Il primo manca di lievito, motivo per cui la pagnotta assume la tipica forma appiattita e schiacciata, con tagli sulla superficie a formare una serie di rombi. Viene considerato un pane condito perché assieme a farina, acqua e sale viene aggiunto anche del grasso, possibilmente d’oca, ma spesso sostituito anche con strutto o burro.
El Schissotto viene cotto anche in una maniera molto particolare: tradizionalmente avviene nel camino, sotto un coperchio di metallo che veniva a sua volta ricoperto da braci. Ancora prima però c’era l’abitudine di seppellire il panino in una buca nel terreno e ricoprirla interamente con la brace, una tecnica che intensificava ulteriormente il tipico color nocciola del pane.

Cosa vedere a Teolo

L’Abbazia di Praglia, culla della spiritualità e della cultura del territorio euganeo, è una meta imperdibile per tutti gli appassionati d’arte; la sua visita consente di conoscere da vicino la storia e le tradizioni secolari dei monaci benedettini nei Colli Euganei.
Si tratta di un monastero benedettino molto antico, fondato nell’XI secolo per iniziativa della nobile famiglia vicentina dei Maltraversi. Il suo nome deriva dal termine medievale “pratalea”, ovvero località tenuta a prati e si rifà probabilmente alla grande opera di bonifica e di messa a coltura di terre paludose della zona avviata proprio dai Benedettini nel Medioevo. Dopo una fase di decadenza, nel 1448 iniziò la rinascita grazie al legame con la potente Abbazia padovana di Santa Giustina, guidata da religiosi riformatori. In quegli anni avvenne anche la ricostruzione della chiesa e di parte degli ambienti monastici.
L’Abbazia di Praglia, ancora oggi abitata da monaci benedettini e meta di un costante turismo religioso, ospita al suo interno anche una Biblioteca Monumentale Nazionale, che contiene circa 100.000 volumi. La sala al piano superiore è impreziosita da 17 tele di G.B. Zelotti, pittore del tardo Cinquecento, inserite negli scomparti del soffitto in legno. Altre tele dello stesso artista, con temi biblici, si trovano ora nel refettorio.
Il laboratorio di restauro dei libri e codici antichi è un altro fiore all’occhiello dell’Abbazia.
Tra gli ospiti più famosi del monastero euganeo ricordiamo lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro, che ambientò a Praglia una scena del suo romanzo “Piccolo mondo moderno” (1901).

Il Santuario della Madonna del Monte, dedicato alla Beata Vergine Assunta, in cima al secondo colle più alto degli Euganei, vicino alle località di Rovolon e Teolo.
Una chiesa esisteva qui fin dal XIII secolo, citata in un testamento del 1253 e punto di riferimento per eremiti e pellegrini.
La chiesa “moderna” conserva parte delle murature dell’antica cappella costruita nel ‘500 che sono state riportate alla luce da un recente restauro.
All’interno, sulla parete centrale del presbiterio, si trova una statua trecentesca della Madonna col Bambino, in pietra policroma, attribuita ad Andriolo de’ Santi. Altre testimonianze artistiche dell’antica chiesa risalgono al XVII secolo, sono una pala dipinta da Giovanni Battista Bissoni (allievo del Varotari) raffigurante San Rocco e un crocifisso ligneo di autore ignoto.
Come l’abbazia di Praglia da cui dipende, anche il Santuario della Madonna del Monte è oggi meta di visitatori e di devoti.

Come arrivare a Teolo

Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Padova Ovest
Autostrada A31 Valdastico sud, uscita Agugliaro
Autostrada A13 Bologna-Padova, uscita Terme Euganee
Teolo è servito anche da alcune linee di servizi pubblici:
Autobus SITA
Autolinea SITA da Padova – Terminal autobus SITA, Via della Pace (zona Stazione FF.SS.) – direzione Noventa Vicentina – Vò Euganeo – Valbona

Scopri gli itinerari su www.fuoriporta.org

Collegati e seguici sui nostri social:
www.facebook.com/fuoriportaweb
www.instagram.com/fuoriportafortravel