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Mercu Scurot e festa sia a Borgosesia – 18 febbraio

Uomini in frak e donne in abiti ottocenteschi, così Borgosesia accoglie il carnevale. Per chi non ci è mai stato Borgosesia merita non solo di esser visitata come si fa per un luogo turistico alla ricerca del monumento da portare accasa incorniciato in qualche foto.

Borgosesia va vissuta. L’umanità “carnevalesca” di questa piccola cittadina, con le viuzze innevate, le vetrine agghindate con coriandoli e stelle filanti, va respirata. Ciò che colpisce lo sguardo di un curioso è la perfetta integrazione tra giovani e meno giovani. I primi vestiti da “gatti”, da “superman”, da principesse, da “mostri” più o meno noti, i secondi rigorosamente in frak e cilindro, la divisa ufficiale del carnevale borgosesiano.

Dal 14 al 18 febbraio tutta la cittadina della Valsesia sarà in festa. La sobrietà è bandita! Qui il carnevale è talmente sentito che c’è anche chi se lo tatua sul corpo perché è parte integrante della cultura popolare di questo luogo.

Se nel week end si replicano le sfilate dei carri e di quelle a piedi il 18 febbraio è il momento più importante è il giorno del Mercu Scurot che qui è talmente importate da riportare nel paese chi è andato all’estero per lavoro. E così vi capiterà, allungato l’orecchio, di sentir scambi calorosi di auguri con “Buon Mercu Scurot”.

Il Mercu Scurot è un rituale con cui si saluta il Carnevale.

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Mentre tutti gli altri carnevali di rito romano terminano, il Carnevale di Borgosesia vive il suo atto conclusivo nel primo giorno di Quaresima, per inscenare, con un lungo corteo, il funerale del Carnevale.

Come vuole la tradizione, i partecipanti si ritrovano la mattina vestiti di tutto punto – con l’abito del Mercu Scurot: frac, gala (un grosso farfallino bianco di garza), cilindro e mantella. Accessorio indispensabile è il Cassù, mestolo di legno utilizzato per bere il vino, distribuito in apposite postazioni dislocate lungo il percorso del corteo. Dopo il Pranzo del Mercu Scurot alla Pro Loco i cilindrati (così si chiamano i partecipanti) iniziano un giro enologico della Città, che si concluderà la sera con la lettura del Testamento del Peru, il rogo del pupazzo che raffigura la maschera e i fuochi artificiali.

Per chi è alla ricerca di tradizioni genuine, quella del Mercu Scurot è sicuramente da non perdere.

Il 14 febbraio ci sarà il veglione “in bianco e nero” con la musica dei “Genio & i Pierrot” e la loro orchestra. Il veglione durerà fino al mattino a suon di musica all’interno del teatro sede della proloco. Fagiolate, polenta e saracca (grosse acciughe) caratterizzeranno la tavola.

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