Pinza dell’Epifania... il lato gastronomico invernale di Noale Fuoriporta

Pinza dell’Epifania, la tipicità invernale di Noale

La pinza è uno dei dolci più antichi della tradizione veneta che si prepara per la festa dell’Epifania.

Ingredienti:
250 g di farina per polenta istantanea • 100 g di zucchero • 1 l di acqua • 60 g di fichi secchi • 100 g di farina bianca • 40 g di pinoli • 60 g di uvetta • 120 g di burro fuso • zucchero a velo q.b. • semi di finocchio q.b.

Preparazione
Versate l’acqua all’interno di una pentola capiente, mettete sul fuoco e portate a bollore. Versate la farina per polenta a pioggia e mescolate accuratamente per evitare che si formino fastidiosi grumi. Fate cuocere all’incirca per 10 minuti poi spegnete il fuoco e fate raffreddare. Versate la polenta ormai fredda all’interno di una ciotola capiente, aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate con un mestolo o un cucchiaio di legno. Trasferite l’impasto così ottenuto all’interno di una teglia imburrata e infarinata o foderata con carta da forno. Livellate l’impasto aiutandovi con un lecca pentole o una spatola. Fate cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 90 minuti. A cottura ultimata togliete il dolce dal forno e lasciatelo intiepidire prima di spolverare la superficie con lo zucchero a velo. Servite.

Non perderti una visita a Noale

La visita a Noale, storica cittadina posta al crocevia tra le province di Venezia, Treviso e Padova, inizia dal parcheggio di via Vecellio, posto a ridosso del centro fortificato. Da qui si possono percorrere gli spalti alberati, tra i due fossati che costituivano l’antico sistema di difesa, e godere di una bella vista panoramica sulla rocca, il suo mastio e le torri che hanno ospitato nel Medioevo la famiglia Tempesta.
Usciti dagli spalti sud, si attraversa la statale Treviso-Padova per giungere in piazza XX Settembre, uno dei due cuori pulsanti dell’antico borgo, dominata fino agli inizi del Novecento dalla facciata della chiesa trecentesca di San Giorgio, poi demolita. Sul lato a nord è possibile ammirare una serie di palazzi affrescati, caratteristica che fanno di Noale una delle cittadine più interessanti del Veneto per la straordinaria ricchezza di dipinti, in parte ancor oggi visibili (“bella, vaga e picta Noale”). Percorrendo i portici da est a ovest è possibile ammirare la facciata della casetta della fine del XV/inizio XVI secolo detta “dei Battuti”. La confraternita religiosa, impegnata nell’opera di assistenza ai poveri, malati e bisognosi, fondò qui l’ospedale di S. Maria dei Battuti.
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