La Stozza, un viaggio tra i sapori nel cuore di Ovindoli

Arriviamo a Ovindoli, nel suo grazioso centro storico, e adocchiamo un posticino in cui poter pranzare. Vediamo l’insegna da lontano “La Stozza” ma quando ci avviciniamo, notiamo un pannello che comunica che è tutto esaurito, un po’ come i motel in America con la scritta “no vacancy”, una modalità stravagante per non aver le rotture di chi bussa per avere un tavolo, quando questo non c’è, non fa una piega, lo abbiamo capito dopo aver conosciuto lo chef.

Ovviamente entriamo lo stesso.

La fortuna ha voluto che un cliente non si presentasse. Così ci accomodiamo e conosciamo Osvaldo e i suoi collaboratori e capiamo che quella scritta racconta bene chi sia Osvaldo, lo chef, un ragazzo dalla simpatia pungente e con una professionalità che non si può raccontare, si deve provare!

Era 1989 quando dopo varie gestioni Osvaldo Ranaldi e Antonella Larcinese hanno intrapreso il loro “viaggio” culinario nel “La Stozza” forti delle loro esperienze in Italia e all’estero e hanno creato un ristorante pazzesco, con delle particolarità introvabili.

La grande forza del menù sono gli antipasti, il pezzo forte è il crostino al petto d’oca, la tagliata di cervo, il Primo Sale con Centerbe e tartufo.

I primi sono fatti a mano, i secondi sono realizzati con la miglior carne nazionale abruzzese più qualche primizia tipo la Pluma di Patanegra, Kobe orinale giapponese. Ravioli con funghi porcini e tartufo spettacolari.

Ci sono molti piatti anche per un vegetariano ma purtroppo non sono attrezzati per celiaci o allergici.

Dopo le 14:00 a pranzo e dopo le 22:00 c’è un menu ridotto.

I cani sono ben accetti!

Insomma, un luogo in cui non mancare almeno una volta nella vita, meglio se due! L’atmosfera intima e tipicamente di montagna faranno da cornice al vostro pasto.

Ci raccomandiamo, se volete prenotare, chiamate negli orari fuori dal servizio oppure, meglio ancora, andate direttamente!

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