Scoprire Faenza tra ceramiche e delizie gastronomiche

“Maiolica”, ancora oggi, in molte zone del Mondo si chiama “faiance”. Basta questo per comprendere lo strettissimo legame che intercorre tra Faenza, una delle perle della Romagna, e questa antica tradizione artigianale che affonda le sue radici nel XII Secolo; oggi la cittadina in provincia di Ravenna è una rinomata meta turistica non solo per le botteghe dei ceramisti, ma anche per le sue delizie gastronomiche da assaggiare nei ristoranti e nelle enoteche del centro storico.

Un viaggio alla scoperta di Faenza non può che partire dal MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche, uno spazio tematico di primo ordine e un’eccellenza mondiale nel suo genere: vero e proprio simbolo della città, riesce a stupire anche i visitatori meno preparati sul tema, grazie alle sue opere davvero uniche. Di grande impatto visivo ed emozionale è poi Palazzo Milzetti (nella foto) con le sue sale affrescate, i suoi arredi opulenti, le stanze private finemente decorate, il maestoso salone ottagonale e gli splendidi stucchi della sala da ballo. Per gli amanti degli spazi verdi, merita poi una visita Parco Bucci con i suoi cigni, conigli, tartarughe, papere e pavoni, che qui vivono liberi e che sono talmente abituati alla presenza dell’uomo da farsi sfiorare e accarezzare, per la gioia soprattutto dei bambini.

Il tutto senza dimenticare le perle della cucina locale. Il territorio di Faenza è infatti ricco di prodotti di alta qualità come la pesca di Romagna e la nettarina IGP, mentre i vini a marchio DOC vanno dal Sangiovese, al Trebbiano, dal Pagadebit alla famosa Cagnina dolce, all’apprezzato Albana DOCG nelle versioni secco e passito.

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