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A passeggio nel territorio di Subiaco: quattro itinerari tra storia e natura

Dalla Monna dell’Orso, alle Vedute, fino alla cima del Monte Autore

Partendo da Monte Livata, superato il piazzale di Campo dell’Osso si prosegue in auto per la Monna dell’Orso fin dove termina la strada asfaltata. Qui si lascia la macchina e si percorre una larga carrareccia tra faggi e pascoli. Il percorso è ben segnato e termina sul panoramico piazzale delle Vedute di Monte Autore che si affaccia sulla Valle del Simbrivio e sui Monti Ernici. A sinistra del piazzale c’è un piccolo sentiero della lunghezza di circa 500m in mezzo alla faggeta, che conduce sulla vetta di Monte Autore a 1855 metri. Questa è la cima più panoramica dei Simbruini, dalla quale è possibile vedere, con il cielo limpido, i principali gruppi abruzzesi (Gran Sasso, Velino-Sirente, Maiella). La passeggiata ha una lunghezza di 5,6 km fra andata e ritorno e le stagioni migliori sono primavera, estate e autunno; d’inverno bisogna essere adeguatamente attrezzati.

Dal Ponte di San Francesco fino a Piazza Sant’Andrea con la sua basilica

Partendo dal centro visita in Largo Sodoma, si raggiunge il ponte medievale di San Francesco. La costruzione del ponte è legata a un episodio bellico verificatosi nel 1356 tra Sublacensi e Tiburtini. Attraversato il ponte si gira a sinistra e si procede per Via della Pila costeggiando il fiume Aniene. Il percorso conduce sino al ponte di Sant’Antonio, attraverso il quale si accede all’area degli opifici, dove si trovavano un tempo le antiche botteghe artigiane. Arrivati in Via degli Opifici, si prosegue sino ad attraversare un archetto medioevale, per poi arrivare a Piazza del Campo. Da qui si gira a sinistra e si risale per Via Cavour, dov’è possibile fare una sosta nei numerosi caffè o nelle diverse gelaterie artigianali. Risalendo si arriva sino a piazza Sant’Andrea, dove si trova l’omonima basilica, fatta costruire nel 1776 per volere di Pio VI. Da piazza Sant’Andrea, prendendo Via Cadorna, si può tornare al centro visita, punto di partenza dell’itinerario. La passeggiata ha una lunghezza di 2 km fra andata e ritorno e si può effettuare in ogni periodo dell’anno.

La Villa di Nerone e i Monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica

L’itinerario parte dalla scalinata accanto all’area archeologica della Villa di Nerone (costruita 54-55 d.C), prima tappa del percorso. Nella prima parte del tragitto, attraversando l’imponente lecceta, è possibile ammirare due piccole cappelle, la prima, quella di San Clemente, prende il nome dal primo monastero fondato da San Benedetto di cui sono visibili i resti all’interno della stessa area della villa neroniana. Continuando lungo la scalinata si arriva al Monastero di Santa Scolastica, dov’è possibile effettuare visite guidate. Terminata la visita, è possibile riprendere l’itinerario uscendo dall’ingresso di Santa Scolastica, girando a destra e continuando sino a che si incontrerà una scalinata, lungo le quali è possibile ammirare la piccola cappella di Santa Crocella (XII sec.), luogo di grande importanza per il percorso spirituale di San Benedetto, poiché qui ricevette l’abito monastico. Proseguendo, attraversata la strada, si accede ultima parte del percorso, che conduce al Monastero di San Benedetto, ultima tappa dell’itinerario. La passeggiata ha una lunghezza di 2.6 km fra andata e ritorno e si può effettuare in ogni periodo dell’anno.

 

La Villa di Nerone e il laghetto di San Benedetto

Prendendo la via dei Monasteri si raggiunge l’area archeologica della Villa di Nerone (costruita 54-55 d.C), di fronte alla quale è possibile posteggiare. Proseguendo per circa 400 metri si giunge ad uno slargo delimitato a sinistra da una parete rocciosa. Da qui si scende a destra lungo un sentiero che giunge fino al fiume, si attraversa un ponte di legno e, una volta sull’altra sponda, si prosegue sul sentiero tenendo la sinistra per circa 100 metri. La meta del percorso è il Laghetto di San Benedetto, che prende il nome dall’omonimo monastero. La passeggiata