Oropa_ Fuoriporta

Oropa, il fascino tra le Alpi immersi a 1100 metri tra la natura

Siamo tra le Alpi, nel Santuario di Oropa, il più importante santuario mariano della zona. Merita una visita anche perché è inserito fra i patrimoni Unesco insieme ai vicini monti di Varallo Orta e la Ghiffa. A soli 20 minuti dal centro di Biella. Il complesso monumentale si sviluppa su tre piazzali a terrazza: cuore del Santuario è la Basilica Antica dove è custodita la Madonna Nera.

Bellissimo il porticato e le scale che fanno scoprire un po’ alla volta il complesso religioso.

Lo sviluppo del Santuario subì diverse trasformazioni nel tempo, fino a raggiungere le monumentali dimensioni odierne tramutandosi da luogo di passaggio a luogo di destinazione per i pellegrini animati da un forte spirito devozionale.
Il maestoso complesso è frutto dei disegni dei più grandi architetti sabaudi: Arduzzi, Gallo, Beltramo, Juvarra, Guarini, Galletti, Bonora che hanno contribuito a progettare e a realizzare l’insieme degli edifici che si svilupparono tra la metà del XVII e del XVIII secolo.

Cuore spirituale del Santuario, la Basilica Antica è stata realizzata nel Seicento, in seguito al voto fatto dalla Città di Biella in occasione dell’epidemia di peste del 1599.
All’interno del Sacello è custodita la statua della Madonna Nera, realizzata in legno di cirmolo dallo scalpello di uno scultore valdostano nel XIII secolo. Il manto blu, l’abito e i capelli color oro fanno da cornice al volto dipinto di nero, il cui sorriso dolce e austero ha accolto i pellegrini nei secoli.

Il cimitero di Oropa, poco decentrato dal Santuario, si può raggiungere anche a piedi facendo la via delle cappellette. E’ interessante da molti punti di vista: la sua posizione in un affascinante paesaggio alpino, la sua struttura generale e l’architettura di molte cappelle private, statue, dipinti, sepolture di personaggi importanti e epigrafi originali. Accoglie tombe molto antiche e cappelle sparse sulla costa del monte. E’ sì un cimitero, ma è anche un luogo progettato come un’opera d’arte. Tra i faggi, le tante cappelle dimostrano l’opulenza delle ricche famiglie biellesi. Più in basso andrete nel cimitero e vi imbatterete in un inquietante, ma affascinante corridoio sotterraneo, siamo a oltre 1100 m immersi nella natura.

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