Morano Calabro, un “presepe” ai piedi del Pollino

E’ considerato uno dei borghi più belli d’Italia, arroccato su un colle a 700 metri di altezza e circondato dal massiccio del monte Pollino. E’ Morano Calabro, noto per le sue caratteristiche abitazioni del centro storico, sembrano ammucchiate le une sulle altre dal basso verso la cima, su gradoni più larghi che vanno via via restringendosi a formare una sorta di cono sulla cui cima sorgono i ruderi di un antico castello che dominano tutta la valle. Il borgo conserva un impianto tardomedievale ed è attraversato da un labirinto di viuzze e scalinate, in parte scavate nella roccia, che si inerpicano e si aprono davanti alle chiese e ai palazzi signorili. Al suo interno meritano una visita la chiesa di San Pietro e Paolo, che risale all’anno mille con il campanile di epoca medioevale; nella piazza principale sorge invece la Collegiata di S. Maria Maddalena, di epoca bizantina, con un imponente cupola e il campanile ricoperti di maioliche di colore verde-giallo visibili da ogni angolo del borgo: la chiesa custodisce al suo interno molte opere lignee della fine del ‘500 e inizio ‘600 come il Fonte Battesimale, l’Acquasantiera, il soffitto a cassettoni della sacrestia e la scultura della Maddalena. Adiacente si trova la chiesa del Carmine, dove i padri carmelitani avevano annesso un ospedale in soccorso dei viandanti in Terra Santa, ora sede municipale. Il tutto senza dimenticare la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa e Monastero di San Bernardino da Siena, uno dei migliori esempi di architettura francescana in Calabria del ‘400, e ancora il Convento dei Cappuccini, che sorge a valle del centro storico.