Mesagne: archeologia, tipicità e Boondabash Porta Nuova

Mesagne: archeologia, tipicità e Boomdabash

Non c’è niente al mondo
Che vorrei di più di te
Di più di quel che adesso c’è già fra di noi
Nemmeno un milione
Non c’è niente al mondo che farei io senza te
Perché io non ti cambierei nemmeno per
Nemmeno per un milione

… le note aleggiano nell’aria, ci fanno volare nell’estate che attendiamo, ci fanno sognare, è reggae, è reggae salentino, è il reggae che da anima Mesagne, dove nascono i Boomdabash.

Mesagne è la cittadina brindisina il cui centro storico ricorda un cuore. Un cuore non solo nella forma, ma anche nella sostanza, per la centralità di Mesagne tra Adriatico e Ionio.

Da sempre al centro di importanti città commerciali e via di comunicazione per il dinamismo dei suoi abitanti che sin dal XVI secolo formularono un’idea di città che ancora dialoga con noi contemporanei, così descrive e disegna Mesagne Cataldo Antonio Mannarino, autore di un manoscritto dedicato alla città.

Qui il romaticismo non conosce limiti. Prendete la vostra bella e fatevi un giro, lo apprezzerà!

Partiamo da Porta Grande, che resta oggi la principale testimonianza della cinta muraria, con le sue torrette e i suoi camminamenti. È considerata il salotto della città.

S’imbocca poi sulla destra Via Castello per raggiungere il Castello Normanno Svevo, il monumento più rappresentativo di Mesagne che ospita il “Museo Ugo Granafei” con importanti reperti medievali, messapici e romani. Vi troverete l’importante collezione di vasellame dell’Età del Bronzo e ceramiche medievali.
Il percorso museale comprende anche una raccolta numismatica con monete greche provenienti dalle zecche locali di Taranto, Metaponto, Sibari e Crotone, e monete medievali. Una tomba a semicamera del 250 a.C. Il lapidarium con iscrizioni latine, lastre tombali e macine di età messapica.

Porta Grande, Porta Nuova, Porta Piccola  sono le 3 porte principali di ingresso e uscita dal centro storico.

Andiamo verso Piazza Orsini del Balzo e raggungiamo la Chiesa di Sant’Anna dalla facciata spettacolare.

Facciamo qualche foto alla caratteristica Via degli Azzolino nel cuore di Mesagne.

Da non perdere sicuramente è la Necropoli Vico Quercia con le tombe a cassa e a semicamera destinate a clan familiari di ceto elevato. Avevano stanzini esterni, nicchie nei muri coperte da lastroni, tutti questi elementi erano destinati ad ospitare i resti ossei dei defunti e il corredo delle antecedenti deposizioni.

Sempre per gli appassionati di archeologia, può essere visitato il nucleo di sepolcreti di epoca basso medievale, e delle fondamenta di quella che, probabilmente, era la Chiesa di Sant’Anna dei Greci, di epoca bizantina di rito Greco, nell’omonima piazza.

Mesagne è una cittadina molto giovane e ricca di vita notturna, su Piazza Matteotti troverete diversi locali dal bar storico vintage, a quelli più recenti e al primo locale notturno mesagnese il “22 Splendid Bar”.
Il 22 Splendid Bar lo scorso anno è stato preso in gestione da alcuni ragazzi mesagnesi, il socio più conosciuto è Angelo detto Biggie Bash, il cantante e voce dei Boomdabash.

Andando verso piazza Garibaldi, uscendo dal centro storico, c’è la Chiesa di Santa Maria di Betlhem, la cui facciata ricalca lo stile della Basilica di S. Croce a Lecce. Intorno al rosone della Basilica infatti vengono rappresentati in maniera grottesca sei volti, tra cui quelli di Cesare Penna, Gabriele Riccardi e Francesco Antonio Zimbalo. Anche sul bassorilievo che raffigura San Michele Arcangelo nella facciata della chiesa di Santa Maria in Betlhem, potrebbe scorgersi un profilo grottesco che potrebbe essere quello dell’incisore, probabilmente lo stesso di Santa Croce. Nelle nicchie laterali ci sono S.Celestino, S. Benedetto, S. Scolastica e S. Gertrude.

Sempre fuori dal centro storico c’è Il tempietto di San Lorenzo, un luogo FAI, la Cripta di San Michele nei sotterranei della Basilica Del Carmine alla quale si accede da una botola.

Raggiungete Porto Potì – ex stadio comunale, un’area verde attrezzata per fare sport open air, giochi d’acqua per bambini. Zona riqualificata grazie anche ai murales di Millo, che riporta dei detti della tradizione mesagnese.

Ed ora non vi resta che affondare la forchetta in qualche tipicità locale come i Carciofi Brindisini o la Pasta e fagiolini.

Tante altre info su Mesagne le trovate: www.instagram.com/visitmesagnecuordisalento/?hl=it