La tomba di Laris, meraviglioso reperto etrusco di Città della Pieve

La splendida Città della Pieve ha aggiunto un altro importante “tassello” alla galleria dei suoi tesori. Nell’ottobre del 2015, infatti, in località San Donnino, è stata scoperta una meravigliosa tomba etrusca, considerata una delle cinque principali scoperte archeologiche dell’anno e vincitrice del prestigioso premio internazionale per la scoperta con maggior consenso dal grande pubblico indetto dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. La sepoltura ipogea, scavata nel terreno naturale, presenta un ambiente a pianta rettangolare di circa 5 metri quadrati, parzialmente interrato da movimenti franosi. Datata tra la fine del IV sec. a.C. e gli inizi del III sec. a.C., la Tomba di Laris – com’è popolarmente definita per via del nome del proprietario scolpito sul sarcofago principale – è costituita da una camera sepolcrale completamente scavata nel terreno argilloso a cui si accede tramite un lungo corridoio di 12 metri; al suo interno sono stati rinvenuti, insieme agli oggetti di corredo, due grandi sarcofagi monumentali in arenaria e travertino alabastrino (una pietra bianca con venature e tessitura fine) e tre urne cinerarie sui cui coperchi sono scolpiti i defunti a banchetto, conservati presso il Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi. Su uno dei due sarcofagi si può notare un’iscrizione etrusca, con ogni probabilità riferibile all’identità del defunto. La tomba, insomma, rappresenta un motivo in più per visitare Città della Pieve, che già custodisce le opere del suo figlio più illustre, Pietro Vannucci detto Il Perugino, oltre alla Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, alla Rocca e a Palazzo della Corgna.