La storia del “Toro che carica” al Museo Lamborghini

Una lunga storia emiliana in mostra in uno spazio tra mito e tecnologia. Le vicende del marchio del “Toro che carica”, uno dei gioielli del made in Italy nel mondo, sono gelosamente custodite nel  “Museo Ferruccio Lamborghini” di Funo di Argelato, a pochi chilometri dal centro di Bologna e nel cuore della “Motor Valley” Emiliana. Il Museo rappresenta un viaggio emozionante attraverso gli oggetti più rappresentativi che hanno contrassegnato la vita del geniale fondatore del Marchio bolognese, all’interno di un luogo vivo e dinamico che rispecchia l’intelligenza, la creatività e l’eccezionalità dell’uomo a cui è dedicato. Nella struttura è possibile ammirare tutti i prodotti delle industrie Lamborghini: trattori, bruciatori, la ricostruzione fedele del suo ufficio e naturalmente le mitiche automobili, prodotte durante la vita del Fondatore, e che portano il marchio del “Toro che carica”. Ad attendere i visitatori veri e propri miti a motori come la Miura SV, appartenuta a Ferruccio in persona, o l’avveniristica Countach; senza dimenticare oggetti unici al mondo come i prototipi che spesso precedevano le vetture in produzione. Le notevoli dimensioni della struttura hanno permesso di esporre anche il primo elicottero prodotto e la sensazionale imbarcazione da offshore, entrambi ovviamente con motore Lamborghini: questi e molti altri oggetti e contenuti multimediali sono visibili all’interno di questo avveniristico spazio museale.