Parco dei Nebrodi - Fuoriporta

Parco dei Nebrodi, tra natura e tradizione

Il Parco dei Nebrodi, luogo tra i più incontaminati della Sicilia, se non altro dal punto di vista naturale, è il nostro Fuoriporta per questa settimana. 86000 ettari di superficie, è la più grande area naturale protetta della Sicilia.

Ascolta “Il foliage, l'impietrata, e molto altro nella bella Serra de' Conti” su Spreaker. 

E’ un luogo davvero unico, che mostra un altro lato della Sicilia che probabilmente molti non conoscono.
Chiudi gli occhi e in un attimo ti sembrerà di stare nelle località montane del Nord Europa. Sei in Sicilia!
Qui le temperature in inverno possono raggiungere anche i -10 gradi, vista l’altitudine e i vasti boschi…
Ci sono laghetti, cascate e magnifici punti panoramici, dai quali potrai anche ammirare i maestosi grifoni, che sono stati reintrodotti nel parco qualche anno fa.

I Nebrodi, insieme alle Madonie ad ovest e ai Peloritani ad est, costituiscono l’Appennino siculo. Si affacciano, a nord, direttamente sul Mar Tirreno, mentre il loro limite meridionale è segnato dall’Etna, in particolare dal fiume Alcantara e dall’alto corso del Simeto.

Tra i punti di interesse più belli ti segnaliamo:

Le Grotte del Castro, paradiso dei Grifoni e dell’Aquila Reale. Sono rocce cristalline lisce e lucenti, fatte da calcari dolomitici bianchi e rosa.
Raggiungono un’altezza di 1314 metri. Sulla vetta sono ancora visibili le tracce di un antico centro fortificato, con resti di una fortezza ed una torre di avvistamento, di probabile origine bizantina VI secolo dopo Cristo, circa.
Queste rocche ospitano la grotta del Lauro, ricca di stalattiti e stalagmiti, raggiungibile attraverso un itinerario di tre chilometri che da Alcara Li Fusi si snoda lungo la strada per Portella Gazzana ed oltre, per ancora un chilometro lungo un tortuoso ed impervio viottolo.

C’è poi la Cascata del Catafurco, la più bella dei Nebrodi, meta perfetta per piacevoli trekking immersi nella natura. E’ possibile scegliere tra due differenti percorsi che giungono sino alla cascata. Due piacevoli passeggiate adatte a chiunque goda di buona forma fisica. Chi desidera arrivare a destinazione più rapidamente può imboccare la vecchia trazzera che parte da contrada San Basilio e che, con 4 chilometri di cammino, conduce sino alla cascata. Lungo il tragitto si potranno ammirare l’antico villaggio dei pastori in Contrada Molisa, oggi in parte abbandonato, dove sono ancora visibili le casupole in pietra edificate senza l’ausilio della malta e i caratterstici “pagghiari”(i pagliai) utilizzati dai pastori come riparo. Per far ritorno a contrada San Basilio si potrà seguire lo stesso percorso a ritroso. Chi, invece, ama camminare potrà intraprendere il suggestivo percorso ad anello di 11 chilometri che parte da Portella “Addrichi”, nel territorio di Galati Mamertino, a poca distanza dall’Area del Capriolo e percorre un sentiero sterrato per circa 7 chilometri prima di arrivare alla Cascata, dalla quale, poi, si potrà imboccare la trazzera che attraversa il villaggio di Molisa per far ritorno a Contrada San Basilio.

L’ultima tappa che noi ti consigliamo di non perdere è il Lago Biviere. Qui il telefono non prende quindi studia la zona prima di partire.
Il posto è meravigliosa ricco di natura e animali. Il lago è circondato da uno steccato e filo spinato, non è necessario scavalcare, c’è un cancelletto in pali di legno percorrendo la strada verso floresta. Guarda la mappa in versione fotografica e vedrai i sentieri e gli ingressi attorno al lago.

Prima di andar via, scopri la millenaria civiltà dei contadini e dei pastori nebrodensi che si riflette in numerose produzioni artigianali. Ricami di tovaglie e lenzuola eseguiti a mano, ceste e panieri di giunco o canna, oggetti per uso agricolo in legno o ferla, lavorazione della pietra e del ferro battuto, realizzazioni, con antichi telai, di colorate stuoie e tappeti (pizzare), produzione di pregevoli ceramiche sono i segni tangibili dell’operosità e della fantasia del popolo dei Nebrodi.

I prodotti alimentari... buonissimi: il dolce o piccante canestrato, il gustoso pecorino, la profumata provola e la delicata ricotta vengono, ancora oggi, lavorati dalle sapienti mani dei pastori. Le produzioni d’olio d’oliva, miele, nocciole, pistacchio e frutti di bosco; saporite le conserve dei pomodori, funghi e melanzane; molto apprezzati i dolci con pasta reale, chiacchiere, ramette, crispelle, latte fritto, giammelle, pasta di mandorle.

Un buon Fuoriporta non può che chiudersi a tavola!

Scopri gli itinerari su www.fuoriporta.org

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