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Portovenere, Viareggio, Gaeta, Positano e Scilla: i consigli di Fuoriporta

E’ uno dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco e una delle perle della riviera ligure di levante: Portovenere, in provincia di La Spezia, si affaccia sullo splendido “Golfo dei Poeti” con le sue caratteristiche casette colorate che raccontano di un passato antico e glorioso. Un passato inevitabilmente legato a doppio filo al mare: non a caso Portovenere fa parte delle borgate marinare che partecipano ogni anno al Palio del Golfo, che la prima domenica di agosto vede sfidarsi i paesi che si affacciano sul Golfo di La Spezia, capoluogo di provincia che il 13 settembre celebra San Venerio con una processione in mare che porta la statua del santo dalla città fino all’isola del Tino. Ma questa è anche una terra nella quale si produce un olio extravergine di oliva di primissima qualità, base del classico pesto alla genovese: ed ecco quindi che il 9 aprile torna ogni anno l’appuntamento con la festa del basilico.

Riscendendo la Penisola a Sud lungo il mar Tirreno eccoci a Viareggio, una delle perle della Toscana: la cittadina in provincia di Lucca, nota soprattutto per l’antico carnevale organizzato per la prima volta nel lontano 1873, è in realtà un antico centro molto attivo nell’ambito della cantieristica navale (i cantieri viareggini hanno inventato nel corso dei secoli diversi tipi di imbarcazioni nuove), della floricultura e ovviamente della pesca, ed è famosa per i suoi palazzi in stile liberty e decò. Ogni inverno la “capitale della Versilia” organizza il Carnevale più famoso d’Italia, le cui maschere ufficiali sono Burlamacco e Ondina, nate nel 1931 dalla penna di Uberto Bonetti; nella settimana che precede il 25 marzo è invece la volta della festa di Maria Annunziata con la tradizionale Fiera dei Ciottorini, piccoli oggetti artistici prodotti artigianalmente. E ancora tra premi letterali, manifestazioni cinematografiche, spettacoli ed eventi musicali, fino all’estate e anche oltre: a Viareggio è davvero impossibile annoiarsi.

Dall’alta Toscana al basso Lazio, e più precisamente a Gaeta, la cittadina in provincia di Latina il cui nome è tutt’ora avvolto nella leggenda: da Diodoro Siculo passando per Virgilio fino ad Aiete, fratello della Maga Circe (il monte Circeo dista solo pochi chilometri) le ipotesi sono tante, e tutte affascinanti. Certo è che Gaeta non è solo una nota località balneare che si affaccia su uno dei tratti di mare più belli dell’intero Lazio, ma è anche un piccolo scrigno di gioielli architettonici, Santuario della Santissima Annunziata alla Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano, fino al pittoresco Tempio di San Francesco. Un centro vivo tutti i mesi dell’anno, dove spiccano la processione in onore della Madonna di Porto Salvo, protettrice dei pescatori e dei naviganti (seconda domenica di agosto), e il particolare “Gliu Sciuscio”: la notte del 31 dicembre le orchestre di giovani del luogo girano per gli esercizi commerciali e per le case di Gaeta intonando canti tipici per augurare al padrone di casa un buon anno.

Luogo di villeggiatura sin dai tempi dell’antica Roma e località glamour per eccellenza a partire dagli anni 60’, Positano è uno dei luoghi più affascinanti della Costiera Amalfitana, un vero e proprio angolo di paradiso in provincia di Salerno affacciato sul mar Tirreno. Secondo la leggenda, il suo nome deriva da una nave che trasportava un quadro raffigurante la Madonna, che miracolosamente parlò (“posa, posa”, ovvero “fermatevi qui”) salvando i marinai dal mare in burrasca proprio dinnanzi a quello che era un piccolo borgo di pescatori. E che ora si è trasformato in una meta di turismo proveniente da tutto il mondo, “vivo” 12 mesi all’anno e ricchissimo di eventi: dalla Festa patronale di San Vito (15 giugno) alla festa di San Giuseppe (19 marzo), dalla Sagra della zeppola (nel periodo natalizio) agli eventi di moda, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Ed è sempre un affascinante mix di storia e leggenda ad aver dato il nome a Scilla, ultima tappa del nostro viaggio lungo le coste del Tirreno. In quella parte di Calabria che un tempo era Magna Grecia, la cittadina in provincia di Reggio era nota come Skylla o Skyllaion, ovvero “scoglio”, proprio perché sia arrampica su una rupe delPromontorio Scillèo; ma Scilla è anche il nome della figlia di Niso, che aiutò Minosse prima di essere da lui ripudiata e abbandonata in mare, che ne trascinò il corpo fino a questo meraviglioso angolo del mediterraneo. Il quello che per molti è il borgo marinaro più affascinante d’Italia abbondano gli eventi, a partire dalla festa del patrono San Rocco (16 agosto), proseguendo con i “Vicoli Festival” (inizio agosto) e con le numerose rassegne di moda e gli spettacoli teatrali.