Carnevale_Fuoriporta

PUGLIA

Il Carnevale di Massafra (Taranto)

E’ probabilmente il Carnevale più “partecipato” di tutta la Puglia e, forse anche dell’intero Sud Italia. A differenza di tante altre feste analoghe infatti, in quella di Massafra in provincia di Taranto il corso mascherato non è transennato; cittadini e visitatori possono partecipare direttamente all’animazione, lasciandosi catturare dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici che sfilano lungo il corso principale del paese. Tradizione vuole che il Carnevale di Massafra inizi il 17 Gennaio, giorno in cui ricorre la festa di Sant’Antonio Abate.  Le suggestive gravine, i maestosi monumenti, le affascinanti cripte, i particolarissimi santuari, le chiese, l’ospitalità dei massafresi, il sole che si riflette sul cupolone del Duomo, i balconi dei ponti che si affacciano sulle gravine e la succulenta cucina fanno da cornice ad un uno degli appuntamenti più attesi in tutta la Regione.

Il Carnevale più antico d’Europa di Putignano (Bari)

Immerso nella valle d’Itria, Putignano organizza ogni anno un Carnevale che ha una doppia peculiarità. Innanzitutto è con ogni probabilità il più antico d’Europa, dal momento che le sue origini risalgono addirittura al 1394: in quell’anno i Cavalieri di Malta, che governavano la zona, trasferirono le reliquie di Stanto Stefano dall’Abbazia di Monopoli a Putignano, nell’entroterra, per proteggerle dai Saraceni; all’arrivo delle reliquie i contadini, impegnati nell’innesto della vite, abbandonarono i campi per seguire la processione e   terminata la cerimonia religiosa il popolo diede vita a festosi balli e canti. L’altra particolarità è che il Carnevale di Putignano è il più lungo in assoluto: inizia infatti il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, e finisce il martedì grasso con la sfilata serale e il funerale del Carnevale.

Il Carnevale di Gallipoli (Lecce)

Chi l’ha detto che Gallipoli vive solo nei mesi estivi? Il Carnevale è una buona occasione per scoprire questa città di mare salentina anche in pieno inverno: le strade si riempiono di maschere e di coriandoli, di carri allegorici e di gruppi mascherati che sfilano su Corso Roma. Figura centrale della festa di Gallipoli è “Lu Tidoru”, un soldato che per festeggiare il Carnevale, torna nella sua amata città e, prima di lasciare spazio al digiuno della Quaresima, si abbuffa così tanto di polpette e di carne che rimane strozzato e muore. Questa scena rivive ancora oggi durante le sfilate dei gruppi mascherati, con il passaggio del carro funebre contenente la bara di “Lu Tidoru”, circondato da persone che piangono ed urlano per la perdita del caro.