Il Presepe Vivente di Sutri (VT) va in scena nel Parco Archeologico – 26 dic/6 gen

La Palestina di 2000 anni fa prende vita nel Parco Archeologico di una Necropoli Etrusco-Romana. E’ davvero unica l’ambientazione del Presepe Vivente di Sutri, la cittadina laziale affacciata sulla via Cassia dove le antiche tombe rupestri si trasformeranno in case e botteghe artigiane, animate da centinaia figuranti in costume d’epoca. L’appuntamento è fissato per il 26, 29 e 30 dicembre e per l’1, 4, 5 e 6 gennaio: ad attendere i visitatori sarà un percorso di straordinaria bellezza che attraverserà l’Anfiteatro Romano scavato nel tufo, il Mitreo trasformato in chiesa paleocristiana e la Cattedrale, alla luce fioca delle fiaccole romane.

Per sette serate, insomma, dalle 17.30 alle 19.30, i visitatori potranno viaggiare all’indietro nel tempo fra le tombe e le grotte adibite ad antiche abitazioni. Lungo il cammino si potranno ammirare figuranti in costume d’epoca, guardie romane intente a difendere il proprio accampamento e uomini, donne e bambini impegnati nei lavori e nei giochi quotidiani; una piacevole musica di sottofondo accompagnerà i fabbri che lavorano il ferro, i soldati romani e i fornai intenti a cuocere il pane. Tutti questi personaggi coinvolgeranno i partecipanti in un’esperienza difficile da dimenticare, mentre il 6 gennaio tornerà uno dei momenti più attesi: l’arrivo alla Grotta dei Magi, che raggiungeranno la Capanna della Natività partendo alle 17.30 dalla Cattedrale.

Assistere a uno dei Presepi Viventi più belli d’Italia sarà una buona occasione anche per scoprire i gioielli che Sutri custodisce gelosamente da anni, insieme una gastronomia tipica di altissima qualità. Grande spazio sarà dato infatti alla cucina tipica del Viterbese e dei Monti Cimini a partire dal prelibato fagiolo “della Regina”, che appartiene alla varietà borlotto: una delizia da provare nella tradizionale zuppa servita in ciotole di coccio e accompagnata con crostini di pane; già, perché anche il pane della Tuscia è un prodotto dalla genuinità e dalla fragranza uniche, cotto ancora nei forni a legna così come vuole la tradizione. Senza dimenticare le castagne e i funghi dei Monti Cimini – protagonisti di gustose ricette come le frittelle di castagnaccio e le fettuccine fatte a mano con funghi e salsicce – e ancora le nocciole della zona, la polenta con le costarelle e le carni alla brace.

A Sutri meritano una vista la Cattedrale di Santa Maria Assunta con la sua splendida cripta di epoca longobarda e la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, risalente alla metà del 1200 e utilizzata come tappa nel cammino sull’antica via Francigena che dalla Cattedrale di Canterbury portava a Roma. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l’Etruria a Nord e a Ovest, l’Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia: una posizione strategica che l’ha resa nei secoli snodo fondamentale per lo sviluppo della civiltà Etrusca e successivamente di quella Romana.

 

 

Info:
Data – 26 dicembre/6 gennaio

Località: Sutri (Viterbo)

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