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Fuoriporta è il più grande contenitore di borghi e tradizioni che ci sia in Italia. Promuoviamo i territori con un’attività giornalistica, social e marketing. Collaboriamo da vent’anni con associazioni e amministrazioni locali dando voce e spazio su testate nazionali e regionali ai borghi, ai loro eventi e a ciò che di bello hanno da offrire. Fuoriporta è un punto di riferimento per gli 80mila turisti che ogni settimana si collegano ai nostri social, al nostro portale e alla nostra newsletter per sapere cosa fare nel loro tempo libero.

Questi siamo noi, piacere di conoscerti!

Questi invece sono i nostri numeri:

Oltre 65 mila pubblicazioni giornalistiche.
22 mila iscritti alla newsletter
36.500 fun di Facebook
130.000 visualizzazioni settimanali sulla fun page di Facebook
3500 follower su Instagram
15000 lettori mensili su www.fuoriporta.org

Se c’è qualche informazione, tra queste che ti abbiamo dato, che ti interessa a tal punto di entrare a far parte di Fuoriporta, benvenuto!

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Che cosa è la nostra card?
La card di Fuoriporta è lo strumento dedicato ai nostri lettori per acquistare e conoscere prodotti tipici, servizi e strutture utili per il tempo libero con sconti dedicati.

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Infiorate: un solo corpus, l’Italia delle tradizioni riparte

L’Italia delle Infiorate, con i suoi profumi e colori riparte, in un modo diverso e con passione ed energia.
Il distanziamento non ci ha allontanati, raccontano in una nota gli organizzatori di Infioritalia. Ed è vero, nonostante tutto l’Italia dei campanili è stata più forte che mai, resistendo con orgoglio e speranza.
Un’Italia unita e diversa. Un’Italia affascinante dove ogni borgo, ogni tradizione è un pezzo dell’identità del nostro Paese.

Infioritalia presenta un’iniziativa straordinaria in occasione della festività religiosa del Corpus Domini dal titolo simbolico “Un solo Corpus”.

Il prossimo 14 giugno verranno realizzate nelle rispettive città, con le tecniche loro più consuete, un identico tappeto floreale legato ai simboli canonici della festività religiosa.

Ma non solo: per rappresentare il particolare momento storico che l’Italia e il mondo tutto sta vivendo, le loro opere floreali saranno composte di tanti tasselli, come a formare un solo puzzle, e appunto #unsolocorpus fatto di speranza, ripartenza e grande amore per le nostre tradizioni.

Fuoriporta in occasione del Corpus Domini eleggerà l’infiorata, della categoria del secco, preferita dai nostri lettori. Potete votare sulla nostra fun page al link www.facebook.com/fuoriportaweb e sulle nostre story di Instagram http://www.instagram.com/fuoriportafortravel

La settimana scorsa il vincitore del contest di Fuoriporta dedicato alle infiorate, categoria fresco, è stato San Valentino Torio.

Partecipa ai contest di Fuoriporta, vota e divertiti!

Esiste un borgo più bello di un altro in Italia? Oppure una tradizione che sia più affascinante di un altra… forse no, forse si…. partecipa al nostro contest e lo scoprirai. Ogni settimana sulla fun page di Fuoriporta www.facebook.com/fuoriportaweb/

e sulle story di Instagram www.Instagram.com/fuoriportafortravel
potrai votare o essere il candidato.
Il contest è stato creato da Fuoriporta, il più grande contenitore di Borghi e Tradizioni d’Italia, con l’obiettivo di promuovere i territori attraverso una competizione, fatta a “suon di like”, che accenda quel sano campanilismo che da sempre caratterizza l’Italia.
I borghi si affronteranno 2 alla volta. A sfida B. A vince. A sfiderà C. Fino all’ultimo borgo che in ordine di tempo ha inviato la propria immagine.
Il vincitore avrà una settimana di promozione sui canali social e non solo di Fuoriporta.
Siete tutti invitati a partecipare ai contest, votando o candidandovi.
… e che vinca il migliore!
Fuoriporta regalerà al vincitore una settimana di promozione gratuita.
2 post al giorno per 7 giorni:
sulla Fun Page di Facebook di Fuoriporta (35,216 follower);
sull’Instagram di Fuoriporta (3260);
sul gruppo Fuoriporta andar per sagre e tradizioni.
1 immagine promozionale nella copertina di Facebook per 1 settimana.
1 storia su Instagram
Le immagini saranno fornite dall’associazione vincitrice.
Inserimento del comune in 2 newsletter di Fuoriporta che raggiunge 22 mila iscritti.
Inserimento del comune nel portale www.fuoriporta.org con uno stock di immagini dei punti di interesse del paese, fornite dal comune.
Gli argomenti trattati in ogni post e nell’articolo saranno dedicati agli aspetti più interessanti, peculiari e ricercati dal turista.
Scriveteci a info@fuoriporta.org
Piattaforme per votare:
Scopri tutte le altre news su www.fuoriporta.org

L’uovo di Pasqua, come scegliere quello giusto!

L’uovo di Pasqua, un momento di golosità irrinunciabile.

Ma come scegliere quello giusto?

Il consiglio del dottore dietista Silverio Losito

Partiamo dalla composizione del cioccolato, che per essere definito tale deve avere:
CACAO: 35%
BURRO DI CACAO: 18%

Il cioccolato al latte deve essere composto da:
CACAO: 25%
SOSTANZA LATTICA: 14%

Le definizioni finissimo, extra, superiore si riferiscono ad un contenuto di cacao superiore al 43% per il fondente e al 30% per quello al latte.

Un capitolo a parte va al gianduia e al bianco, il primo dovrà avere il 32% di cacao unito ad una parte di nocciole macinate.
Il secondo, solo burro di cacao non inferiore al 20% e latte non inferiore al 14%.

Ma qual’è la forza del cioccolato?

La sua marcia in più sono gli antiossidanti conosciuti come flavonoidi, il migliore sotto questo aspetto è senza ombra di dubbio il fondente, il peggiore quello bianco.

Questa classificazione deriva da un dato ben preciso: le proteine del latte si legano ai flavonoidi, creando dei complessi non assimilabili dal nostro organismo.

A partire da una concentrazione di cacao pari al 70% gli antiossidanti iniziano la loro attività, all’aumento della concentrazione di cacao aumenta l’attività antiossidante, e diminuisce l’apporto calorico.

In caso l’uovo di Pasqua vi avanzasse, conservatelo fuori dal frigorifero e lontano da fonti luminose e di calore (max 20°/25°) per evitare di alterarne gusto e proprietà nutrizionali.

Buona Pasqua!

Piatti tipici della Pasqua in Italia

Se è vero, ed è verissimo che da casa non ci si può spostare, è ancor più vero che con la fantasia, possiamo fare viaggi golossissimi e lontani! Ed eccoci, quindi, a tapear per l’Italia delle tipicità pasquali.

La colazione di Pasqua è il momento culinario più importante della festa. Dal nord al sud, isole comprese!

Piatti tipici della Pasqua in Italia Ciauscolo

Piatti tipici della Pasqua in Italia Ciauscolo

Imbadiamo la tavola con salumi, uova sode, sott’olii e pane, che da qualche parte, in particolare nel centro Italia, viene fatto con uova e anice. In Sabina, nel reatino, viene chiamato Fallone. In Campania il tagliere di affettati misti è noto come “fellata” e include la ricotta salata, una particolare tipologia di ricotta, secca e dal gusto deciso, diffusa nelle regioni meridionali. Nelle Marche il principe della tavola a colazione è il Ciauscolo.

Le uova sode, uno dei cibi più rappresentativi della Pasqua era associato in tempi antichissimi alla vita – tanto che già egizi, fenici e persiani, in primavera, si scambiavano uova per celebrare la rinascita della natura – con il Cristianesimo l’uovo diventa simbolo del sepolcro rimasto vuoto dopo la Resurrezione.

Piatti tipici della Pasqua in Italia AgnolottiIl primo piatto, come Pasqua vuole, è fatto a mano, con “olio di gomito”, farina, uova e “stennerello”. Se sulle tavole piemontesi troneggiano gli agnolotti ripieni di carne conditi con burro e salvia, su quelle emiliane le lasagne verdi con besciamella e ragù alla bolognese vanno per la maggiore. In Puglia le orecchiette con carciofi e mandorle. In Sardegna i“pillus”– simili ai tagliolini – cotti in brodo di manzo o pecora.
La pasta ‘ncasciata è un grande classico della cucina siciliana, una ricetta ricca e gustosa che sa mettere d’accordo grandi e piccini. È una pasta al forno tipica del Messinese e si contraddistingue per il suo ricco condimento. La sua fama è tale da aver raggiunto anche il palato del Commissario Montalbano.

Spingendoci invece nella Valle d’Aosta il piatto più rapresentativo è la Crescia di Pasqua, una focaccia lievitata, e impastata con uova, olio d’oliva e pecorino grattugiato. Secondo la tradizione, si gusta a fette accompagnata con il salame. C’è la variante del tortino di salvia, rosmarino, spinaci, ortiche, tarassaco, germogli di luppolo, foglie di primula, rucola selvatica, erba cipollina, barba di becco, erba San Pietro. Una bontà!

Il casatiello o tortano, tipico della zona di Napoli, è una torta rustica ripiena di pancetta, salame, uova sode e provolone dolce o semipiccante a seconda dei gusti. Già molto noto.

La torta al formaggio dell’Umbria è consumata nella classica colazione della mattina di Pasqua, accompagnata da salumi, formaggi e uova sode. Appartiene anche alla tradizione gastronomica marchigiana, dove è chiamata “crescia”.

Poi c’è l’immancabile Impanata Ragusana, una focaccia formata da sfoglie che possono essere riempite in vario modo, ma che a Pasqua vengono farcite con la carne d’agnello o di capretto, cotta con vino rosso e conserva di pomodoro.

I contorni… anche qui fantasia e bontà non mancano di certo! In Calabria e Sardegna i carciofi; in Puglia i cardoncelli, lessati, soffritti in olio e aglio e insaporiti con pomodorini, una spolverata di pecorino grattugiato e uova battute.
Pecorino_romano_e_faveA Roma e in tutto il Sud Italia sono immancabili le fave fresche, da mangiare con il pecorino, il salame e la pancetta.

Il brasato al Barolo è il secondo piatto che caratterizza la Pasqua in Piemonte, uno stufato fatto con carne di manzo della razza fassone, allevata nelle Langhe, marinata per almeno mezza giornata nel pregiato vino rosso – insieme a sedano, carote, cipolle, bacche di ginepro, chiodi di garofano e cannella – e cotta nello stesso liquido per due ore a fuoco dolcissimo. Le erbe aromatiche vanno in seguito frullate e unite nuovamente alla carne, che deve cuocere ancora mezz’ora e poi può essere servita, solitamente con il purè di patate o la polenta.

Il Mecoulin di Cogne, sigilla la Pasqua Valdostana. E’ un antichissimo pane dolce, un antenato del panettone, che le donne contadine preparavano in generose quantità così da poterlo gradire anche oltre l’epifania. E’ goloso anche con salati, magari tostato, con un formaggio erborinato o un buon paté.
Procuratevi farina, latte, panna, uvetta e rhum. Mettete l’uvetta in acqua e rhum per un 2 di ore. Sbriciolate il lievito in latte tiepido. Mischiate la farina con latte e lievito, uova sbattute, zucchero, burro fuso e olio, la scorza di limone e impastate con cura fino a ottenere un impasto omogeneo. Aggiungete un pizzico di sale. Alla fine incorporate l’uvetta, ben scolata, impastando ancora. Coprite l’impasto con un canovaccio umido e lasciatelo lievitare per 6 ore nel forno.
Mettete l’impasto lievitato sulla spianatoia infarinata, lavoratelo con un po’ di farina, e dividetelo in 4 pagnotte medie. Incidete una croce con la punta del coltello. Mettete i pani distanziati in forno a 180 °C per circa 50 minuti, fino a quando la superficie sarà bella colorita. Sfornate!

Nel centro d’Italia troviamo i Fiadoni Dolci dell’Abruzzo. Si tratta di una sorta di ravioli, che non vanno bolliti ma infornati. Al loro interno c’è ricotta, parmigiano o pecorino e rigatino abruzzese: un formaggio tipico della zona a base di un misto di latte di pecora e di mucca a pasta semicotta. Una volta preparati i “ravioli” con questo ripieno si spennella con dell’uovo e si mette in forno.

Il “Falaone”, italianizzato Falagone è il dolce tipico della Basilicata. È un saccottino il cui ingrediente fondamentale è la ricotta.

In Lucania lo Squarcieddo con la medicina realizzato con ammoniaca per dolci, vermouth, limone biologico e confettini colorati a fare da decorazione. È lui che troneggia sulle tavole pasquali.

I cjalzòns, sono il tipico piatto di Pasqua della Carnia, zona montana del Friuli Venezia Giulia. Una sorta di raviolo, diffuso anche nella pianura friulana, fatto di acqua e farina o di patate. Può essere dolce o salato e variare negli ingredienti utilizzati, da luogo a luogo.

Torta PasqualinaE’ sempre la Torta Pasqualina a essere il piatto d’eccellenza che caratterizza la Pasqua anche in Liguria. Non è una torta come le altre, ciò che la rende unica è il ripieno fatto di bietole fresche di stagione mescolate con la Prescinseua, una cagliata fresca acidula diventata famosa grazie alla Focaccia di Recco di cui ne è il ripieno. Questo formaggio locale è usato da molti secoli e nel 1413 una testimonianza lo cita come l’unico dono che i Genovesi potevano fare ai Dogi.

Il Bussolano mantovano, o Bisulan, è il dolce popolare della Lombardia, in particolare della zona di Mantova. Viene preparato con farina, uova, zucchero, burro. Era un dolce tipico delle classi più povere e nella sua versione originaria si presentava come una ciambella asciutta e molto dura che veniva ammorbidita inzuppandola nel vino.

La Pigna pasquale caratterizza il Molise. È un panettone a lievitazione lenta, generalmente aromatizzato all’anice e ricoperto da una glassa di zucchero. Si differenzia dalle altre pigne del centro-sud Italia per l’aggiunta di patate lesse nell’impasto, che rendono la pigna ancora più soffice.

Sportella ToscanaIn Toscana, la Pasqua fa rima con l’amore. A Rio Elba, uno dei paesi più antichi dell’Isola d’Elba, ancora oggi si cucina la sportella, un biscotto che un tempo le ragazze regalavano nel periodo pasquale ai loro innamorati per dichiarare il loro interesse.

La Pasqua in Trentino Alto Adige coincide con il periodo della raccolta degli asparagi bianchi di Zambana utilizzati per i pranzi pasquali. Nel tortino con prosciutto di Praga, oppure nel risotto agli asparagi.

Alla base di tutte le preparazioni delle tavole in Veneto ci sono le uova, che un tempo erano usate con parsimonia perché rappresentavano la moneta di scambio per la spesa settimanale. La fugassa è il dolce tipico della zona, ora non più pane condito, ma vero e proprio dolce lievitato arricchito con canditi, glassa di mandorle e granella grossa di zucchero.

E voi cosa preparerete?

Inviateci la vostra tipicità a info@fuoriporta.org

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Domenica delle Palme ai tempi del Corona Virus

Con la pioggia, con la grandine, addirittura con la neve, la Domenica delle Palme è una delle processioni più importanti e significative dell’anno, al punto che anche se il tempo è inclemente si celebra comunque, anche al chiuso per ricordare l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme a dorso di un asino.

Ma non sarà così in tempo di Corona Virus, dove non solo i sentimenti vanno tenuti ben stretti dentro le mura di casa, ma anche le passioni religiose.

“Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: ‘Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!’. Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: ‘Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina’”. (Gv 12, 12-15)

Noi la chiamiamo comunemente Domenica delle Palme, altri la Domenica degli Osanna, ma la definizione più corretta è: Domenica della Passione del Signore, perché è l’inizio della “grande settimana” che precede la Domenica di Pasqua.

Cosa accade dunque nello Stivale partendo dal Vaticano domenica 5 aprile?

Papa Francesco celebrerà la messa a partire dalle ore 11.00 e sarà possibile seguirla sui canali Rai, e non solo.

La celebrazione in Duomo di Milano, senza fedeli in accordo con le disposizioni governative, viene trasmessa a partire dalle 11 su Telenova, Chiesa Tv, Radio Marconi, www.chiesadimilano.it e canale You Tube Chiesadimilano.it

A San Prospero, in provincia di Modena, si assisterò alla Santa Messa con una diretta sul Facebook del Comune alle ore 9:00.

A Prato, la messa della domenica delle Palme sarà in diretta tv In cattedrale il vescovo Giovanni Nerbini presiede la messa alle ore 18 trasmessa in diretta da Tv Prato su canale 74 e in streaming su tvprato.it.

Nella Cattedrale di Padova sarà possibile seguire la messa celebrata dal vescovo Claudio Cipolla, a porte chiuse con inizio alle ore 9.30. La celebrazione sarà trasmessa in diretta sui canali youtube (https://www.youtube.com/c/DiocesiPadovaVideo), e social della Diocesi di Padova e in diretta televisiva su Tv7 Triveneta, al canale 12 del digitale terrestre.

A Naro in provincia di Agrigento, la Domenica delle Palme si festeggia dedicandola alla raccolta di sangue. Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue, l’A.D.A.S. effettuerà la raccolta il 5 aprile con l’autoemoteca che sosterà in piazza Sant’Agostino, presso la casa dei Contemplattivi dalle ore 8.00 a mezzogiorno.

Caltanissetta, le celebrazioni pasquali saranno in diretta streaming sui canali diocesani: pagina Facebook: Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Caltanissetta; Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCqa2GqRcEAsDCYTeM1c0vGA; Radio Amore di San Cataldo (frequenza 97mhz FM) e Radio Comunità Nuova di Resuttano (frequenza 95mhz FM).

Rete8, la Tv degli Abruzzesi, accompagnerà i fedeli verso la Santa Pasqua con la trasmissione della messa di Domenica delle Palme e del Triduo Pasquale. Sarà Rete8 a trasmettere anche i riti della Settimana Santa dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne.

A Lecce, Portalecce e Telerama permetteranno di seguire in diretta tutti i riti della Settimana Santa, che si terranno nella cappella del seminario. Domenica delle Palme, 5 aprile, santa messa alle ore 18.30, ed a seguire, la Via crucis. Giovedì santo, 9 aprile, celebrazione “In Coena Domini” ed adorazione eucaristica, a partire dalle 18.30. Venerdì Santo, 10 aprile, sempre alle 18.30, liturgia “In Passione Domini”, e subito dopo la Via crucis. Sabato santo, 11 aprile, solenne veglia pasquale, alle 20. Domenica di Pasqua, 12 aprile, il solenne pontificale dell’arcivescovo, alle 18.30. Dal giovedì santo al sabato santo alle 10 del mattino, l’Ufficio delle letture, in diretta solo su Portalecce.

In Friuli Venezia Giulia si potrà accendere alla pagina Facebook “Comunità Pastorale Campanili Riuniti” e assistere alle funzioni religiose.

Celebrazioni in streaming anche nella Cattedrale di Genova: http://www.chiesadigenova.ithttp://www.ilcittadino.ge.it

Nella Regione Marche previste dirette sui canali televisivi e su YouTube. Mons. Angelo Spina Arcivescovo di Ancona-Osimo, alle 10.30 del 5 aprile, celebrerà in Cattedrale, la Domenica delle Palme. Per il Triduo Pasquale ad Ancona l’appuntamento con il vescovo: 7 aprile alle 17 con la Coena Domini senza lavanda dei piedi e processione; venerdì 8 aprile, alle 17, Celebrazione della Passione del Signore: sarà inserita prima della solenne preghiera una speciale intenzione per l’attuale epidemia. Soppresse le processioni della Via Crucis; Sabato Santo alle 21, Veglia pasquale senza battesimi; Domenica di Pasqua, alle 10.30. Le celebrazioni saranno trasmesse in diretta su èTvMarche canale 12. Anche a Macerata le celebrazioni presiedute dal vescovo Nazzareno Marconi siano trasmesse in diretta su EmmeTv Canale 89 e su YouTube della Diocesi.

Asti, vi sarà un’unica celebrazione in Cattedrale presieduta dal vescovo, con inizio alle 10.30, a porte chiuse, senza la presenza di fedeli, ma trasmessa in streaming sul canale YouGazzetta.

Firenze, le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo che saranno trasmesse in “streaming” televisiva dal sito di Toscana Oggi e di Radio Toscana”. La Messa del giorno di Pasqua, alle 9,30 sarà trasmessa anche su TvPrato (canale 74). Gli orari delle celebrazioni nella cattedrale di Firenze sono stati stabiliti in modo da non sovrapporsi a quelli del Papa.

Bolzano, tutte le celebrazioni con il vescovo saranno trasmesse in diretta dall’emittente diocesana Radio Sacra Famiglia-inBlu (anche in streaming video sulla pagina facebook). La messa pontificale di Pasqua sarà trasmessa in diretta radio e in tv da RAI Alto Adige (canale 103), mentre nella Domenica delle Palme la diretta tv sarà su Video33/SDF. Domenica delle Palme, 5 aprile: celebrazione alle 9. Giovedì Santo, 9 aprile: S. Messa in Cena Domini alle 20. Venerdì Santo, 10 aprile: celebrazione della Passione alle 15. Sabato Santo, 11 aprile: alle 20 S. Messa della veglia pasquale. L’accensione del fuoco, la processione con il cero pasquale e i battesimi degli adulti sono omessi. Domenica di Pasqua, 12 aprile: alle 10 la celebrazione della solennità della Pasqua. Lunedì di Pasqua, 13 aprile: S. Messa alle 9.

Cascia, il programma delle celebrazioni per la Settimana Santa, che si terranno in diretta streaming sul canale You Tube del monastero, Santa Rita da Cascia Agostiniana www.youtube.com/monasterosantarita a partire da domenica 5 aprile.

Valle d’Aosta, in occasione della Domenica delle Palme, su Aostaoggi.it torna l’appuntamento domenicale con la Santa Messa in diretta streaming. Anche in questa occasione le nostre telecamere seguiranno la funzione celebrata nella chiesa santuario di Maria Immacolata di Aosta.

Veneto, nell’approssimarsi della Settimana Santa il Patriarcato di Venezia rende noti gli orari delle Sante Messe che saranno celebrate dal Patriarca Francesco Moraglia e saranno trasmesse in dirette televisiva su Rete Veneta (canale 18), su Antenna 3 (canale 13) e via social sul profilo Facebook di Gente Veneta. Domenica delle Palme ore 10.00. Giovedi Santo ore 21.00 Messa in “Coena Domini”. Venerdi Santo ore 16.00 Celebrazione della Passione del Signore. Sabato Santo Veglia Pasquale ore 21.00. Domenica di Pasqua ore 10.00

Musei virtuali, in Italia e nel mondo. Buona visione!

Dal vivo, si sa, è tutta un’altra cosa. Ma in tempi di coronavirus, ci possiamo accontentare di una visita virtuale tra i musei più belli della nostra Penisola e non solo. Sono davvero numerose le strutture che negli ultimi giorni hanno implementato questa modalità di fruizione, per permettere – comodamente seduti a casa propria – di immergersi in una meraviglia del Canova, in un paesaggio di Van Ghog o di volare con gli occhi e la fantasia davanti a un quadro di Caravaggio.

Mai come in questa difficile epoca storica, d’altronde, ‘è bisogno di una “pausa-bellezza”, sperando di poter tornare presto a visitare gli splendidi musei italiani ed europei. Ecco una selezione dei migliori virual tour e delle più belle collezioni d’arte che il web mette a disposizione degli utenti.

Partiamo da Milano e dalla famosissima Pinacoteca di Brera, che nelle sue 38 sale ospita meravigliose opere di Piero della Francesca, Mantenga, Raffaello, Bramante, Caravaggio, Tintoretto, Bellini e Bronzino. Fra tanti capolavori di un periodo compreso tra il XIV e il XIX Secolo, spiccano lo “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, il “Cristo morto” del Mantegna, la “Pietà” del Bellini e anche “Il bacio” di Hayez.
Senza dimenticare il cortile d’ingresso, che ospita il bronzo di Napoleone I scolpito dal Canova.
https://pinacotecabrera.org/virtualtour/start.html

Ancora a Milano, il Museo Leonardo da Vinci della Scienza e della Tecnologia sta mantenendo vivo il rapporto con il suo pubblico grazie al format digitale #storieaportechiuse, che conduce i visitatori all’interno del Museo anche quando non accessibile, attraverso il virtual tour. Oltre a spazi espositivi di grande effetto, esplorazioni spaziali e al padiglione dedicato alla fisica delle particelle, il Museo propone anche un palinsesto tematico con rubriche diverse tutti i giorni: il lunedì si esplora il dietro le quinte del Museo e i suoi depositi; il martedì sono di scena i laboratori e l’attività educativa; il mercoledì si trattano temi di attualità scientifica; il giovedì si svela la storia del Museo attraverso aneddoti inediti; il venerdì è dedicato alla rubrica Archivi & Biblioteche, il sabato si parla di spazio e astronomia a 360° mentre la domenica ci si lascia affascinare dal genio di Leonardo da Vinci e dalle Nuove Gallerie.
https://www.museoscienza.org/it/leonardo/gallerie

Spostandosi in Liguria, lo splendido Acquario di Genova mette a disposizione del pubblico tre video inediti e innovativi realizzati con tecnologia subacquea a 360° per portare in immersione nelle proprie vasche i visitatori di ogni età. Un modo originale per vedere le 39 vasche coperte e le quattro a cielo aperto che ospitano squali, lamantini e colorati abitanti della scogliera corallina.
https://www.acquariodigenova.it

Riscendendo ancora la Penisola, eccoci virtualmente nelle Gallerie degli Uffizi di Firenze: il meglio dell’arte rinascimentale italiana si può ammirare anche dal proprio divano grazie a un’apposita sezione del sito, chiamata IperVisioni. Qui è possibile scoprire le collezioni raccolte all’interno del museo, la storia delle opere e gli spunti più suggestivi, con immagini ad alta definizione delle mostre virtuali.
https://www.uffizi.it/mostre-virtuali

Non poteva ovviamente mancare all’appello Roma con una delle mostre più apprezzate prima della chiusura forzata: “Raffaello 1520-1483” ospitata nelle Scuderie del Quirinale. Anche qui attraverso video-racconti e approfondimenti, gli organizzatori sono riusciti in qualche modo a riaprire le porte dell’esposizione. E’ ammirare alcune tra le più belle opere con dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale. #RaffaelloOltreLaMostra e #RaffaelloInMostra sono gli hashtag delle iniziative che potranno essere seguite su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube.

Anche il Vaticano si adegua al momento che stiamo vivendo, e propone una visita virtuale di una perla poco nota agli stessi abitanti dell’Urbe: la Necropoli romana della Via Triumphalis, chiamata la “Pompei sepolcrale”, scoperta per caso negli anni Trenta durante dei lavori edilizi intrapresi a seguito dei Patti Lateranensi. Questo luogo affascinante fa parte del circuito dei Musei Vaticani e si è conservato intatto fino a oggi sul versante nord-orientale del colle vaticano.
http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/aree-archeologiche0/necropoli-della-via-triumphalis/necropoli-della-via-triumphalis.html

E visto che viaggiare con la fantasia non costa nulla, perché non concedersi in questi giorni una visita virtuale in qualche splendido museo europeo, e perché no d’oltreoceano? Partiamo dal Louvre di Parigi, che conserva la Gioconda di Leonardo da Vinci. La straordinaria collezione di opere (molte delle quali provenienti dall’Italia) segue un orientamento tematico all’interno di varie zone dello spazio espositivo: antichità orientali, egizie, greche, romane e etrusche, storia del Louvre, Louvre medievale, pittura, scultura, oggetti d’arte, arte grafica e arte islamica. Un vero e proprio concentrato di storia dell’umanità da assaporare comodamente seduti sul divano.
https://www.louvre.fr/en

Anche il British Museum di Londra apre virtualmente le sue porte sui suoi 54mila metri quadrati di esposizione e sui quattro milioni di oggetti conservati. Con l’ausilio anche di una comoda guida in italiano è possibile ammitare ossa preistoriche, la tomba Payava del IV secolo a.C. proveniente dalla Grecia, blocchi del Partenone, mummie egizie, la Stele di Rosetta, intere sale di palazzi assiri, dipinti, ceramiche, vasi, tombe, sculture, sarcofagi, gioielli, lampade, papiri, teschi e scheletri. Oltre alla collezione permanente, il British Museum ospita continuamente mostre ed esposizioni temporanee di rilevanza internazionale.
https://www.britishmuseum.org/visit/audio-guide/audio-guide-italian

Se preferite ammirare i reperti greci nella loro terra d’origine, eccoci nel Museo Archeologico di Atene, uno dei più importanti del mondo dedicati all’Antica Grecia. Preistoria, sculture, vasi, oggetti provenienti da Santorini, oggetti in bronzo e arte egiziana, sono solo alcune delle perle da ammirare. Nelle sale sono rappresentate le differenti culture e civilizzazioni della Grecia, con gioielli, mummie, statuite in ceramica, manufatti in avorio e vetro, piccole sculture in marmo o alcune maschere funebri con base d’oro.
http://www.namuseum.gr

“Voliamo” ora a Madrid, dove il Reina Sofia apre virtualmente le sue sale per mostrare opere d’arte che vanno dal novecento ai giorni nostri. La costruzione che ospita il museo nacque come ospedale e come tale è stato utilizzato fino al 1986, quando invece fu convertito per ospitare le opere di Dalì, Mirò, Picasso e molti altri ancora. Il quadro più famoso è, senza dubbio, la Guernica di Picasso, noto in tutto il Mondo per la sua straordinaria drammaticità.
https://www.museoreinasofia.es

Restando in Spagna, perché non “visitare” anche il Guggenheim di Bilbao? Un luogo famoso soprattutto per la sua avveniristica struttura esterna, ospita opere di Basquiat, Barceló e Klein.
https://artsandculture.google.com/project/guggenheim-bilbao

Nel frattempo anche gli Stati Uniti tengono ovviamente il passo. E’ possibile in questi giorni andare alla scoperta del Met di New York, che presenta oltre 5.000 anni di arte proveniente da tutto il mondo. Il Museo vive in tre siti iconici di New York: The Met Fifth Avenue, The Met Breuer e The Met Cloisters.
https://www.metmuseum.org/

Per venire incontro all’emergenza coronavirus, la National Gallery of Art di Washington ha reso disponibile il download gratuito delle immagini ad alta risoluzione di più di 35 mila opera d’arte della galleria, che possono essere liberamente usate. L’obiettivo, dice la National Gallery, è quello di “favorire l’apprendimento, l’arricchimento, il piacere e l’esplorazione”. Tra gli artisti presenti nella collezione ci sono autori stranoti come Leonardo da Vinci,Botticelli, Picasso, Dalì, Degas, Monet, Rembrandt, Vincent van Gogh, Paul Gauguin e diversi maestri dell’Impressionismo. https://www.nga.gov/

La storia dello spazio e quella della natura sono invece visitabili in altri due suggestivi musei americani. Quello del Centro spaziale della Nasa di Houston, in Texas, è un importante centro scientifico e di apprendimento che mette in mostra veicoli spaziali, rocce lunari ed esperienze interattive.
https://www.nasa.gov/glennvirtualtours

Lo Smithsonian National museum of natural history di Washington, infine, è il museo di storia naturale più visitato al mondo, e custodisce 126 milioni di reperti in sette dipartimenti: Antropologia, Botanica, Entomologia, Invertebrati, Palobiologia e Vertebrati.
http://naturalhistory.si.edu

Cividale del Friuli and the mysterious Natisone valleys

To melt, it was nothing less than Julius Caesar. And this particular historical event owes the name of the whole region. We are talking about Cividale del Friuli, to which the Roman Emperor gave the name of Forum Iulii: from here comes the name Friuli, which together with the Venezia Giulia gives life to one of the fascinating regions of entire Italy. In 568 A.D. Cividale became the seat of the first Lombard duchy in Italy and later, for several centuries, the residence of the Patriarchs of Aquileia. Today, after many centuries, Cividale still retains significant Lombard testimony from the Tempietto, one of the most extraordinary and mysterious high-medieval western architecture. How not to mention, then, the Devil’s Bridge, the Duomo, and the Christian Museum? This historical and artistic heritage in 2011 has been recognized by UNESCO, which placed Cividale at the beginning of the Lombard route in Italy in an itinerary that allows you to discover beautiful treasures starting from Friuli-Venezia Giulia. Behind Cividale, for those wishing to spend a few more hours in these parts, the Natisone Valleys are a mysterious land hidden among the Julian Prealps. Four narrow, still-looking, wild valleys, with streams flowing steeple between Forres, Between one valley and another, a few dozen small towns with typical stone houses and churches of the fifteenth century, but also educational nature centers. The old link with Italy has not erased the original language and culture, which are Slovenian and enrich these lands with legends and traditional festivals.

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From Pandino to Pizzighettone, the fortified citadels of the Cremonese

The lands of Cremona closed between the Duchy of Milan and Venice, have been for many centuries zones of war between opposing factions including Visconti and Sforza against the Serenissima, Spaniards against French, French against Austrians. And so there are many fortified citadels that, even today, tell stories to discover. One of these is the case of the castle Visconteo of Pandino, built as a hunting lodge by Bernabò Visconti in 1355 and characterized by imposing defensive towers, which contains beautiful medieval decorations almost wholly preserved. In Pizzighettone, defended by a fortified wall perfectly intact and 2 km long, it is possible to discover a real “city of War”: The volunteers of the walls, every Saturday and Sunday, lead to the discovery of the wall circle that now preserves a museum. Finally, don’t miss Soncino, Cittadella Murata, dominated by the Rocca Sforzesca of 1473. The wall circle hides a medieval village among the most beautiful in Italy. Strolling through its alleys, you can visit churches Rich in works of art and the Museum of the press with its collections of vintage machinery.

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The Monumental cypress grove of Salisano

Salisano, a pretty village in the province of Rieti, preserves a real natural treasure: the Monumental cypress grove. It is an extraordinary cypress forest of the “Horizontalis” variety, whose original plant dates back several hundred years ago. Within this fascinating forest formation, there is a path that starts about 1.6 km from Salisano (Ri), just beyond the intersection between Via Montefalcone and Via Dell’Uccelatore, and climbs up to the summit of Monte Ode (968m ). From this Mount, you can enjoy a beautiful panorama that spans 360 degrees from Mount Soratte to the Sabine Mountains, from the Reatini Mountains to the Lucretili, up to the highest peaks of the Abbruzzesi Mountains. The trail, which follows in large part a CAI route (white-red signs), holds the Fosso dei Cipressi on the right and is equipped with handy documentary panels relating to the history, flora, and fauna of the area prepared by the Apidienus association. From the top of Mount Ode it is possible to proceed east towards Colle Pozzoneve (961 m), go down the whole grassy ridge to an altitude of 760 m and then turn right into the oak wood and take a cart track that leads back to the starting point for the “Via Dell’Uccellatore”.

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