I maccheroni a fezze, il primo piatto simbolo della Sabina

Acqua, uova e farina: ingredienti semplici e genuini, tipici della cultura contadina della bassa Sabina. Prodotti che, sapientemente lavorati dalle mani esperte delle massaie, danno vita a un piatto dal sapore unico, i “maccheroni a fezze”. Da queste parti la ricetta originale si tramanda di madre in figlia da tantissimi anni: l’impasto viene a lungo lavorato e quindi trasformato in un unico, lungo filo di pasta; poi viene raccolto nella fatidica matassa (dal nome dialettale di fezza) e successivamente cotto e condito con sugo di carni miste o con un pesto a base di olio extravergine, aglio (crudo e intero) e maggiorana.

INGREDIENTI

Farina, acqua e sale.

PREPARAZIONE

Disporre la farina sulla spianatoia ed impastarla con l’acqua tiepida ed un pizzico di sale. Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Con il pugno della mano un po’ chiuso, premere al centro della palla di pasta in modo da ottenere quasi un grosso ciambellone, bucato al centro. Lavorare la pasta con entrambe le mani leggermente unte di olio d’oliva, fino a ridurla ad un unico, ininterrotto, lunghissimo maccherone che formi quasi una matassa dai cento fili. Preparati i maccheroni, vanno cotti in acqua bollente salata e poi conditi.

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