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Sanguinaccio alla maniera lucana

Se del maiale non si butta via niente, come recita un antico proverbio, l’utilizzo del suo sangue per la produzione di dolci e insaccati è una pratica antichissima, già nota ai tempi degli antichi romani. Quasi ogni Regione, a partire dalla Toscana e dalla Campania, custodisce gelosamente la propria ricetta: molto particolare è quella della Basilicata, dove dopo un accurato procedimento che fa cuocere insieme il sangue del maiale al vino cotto, all’uvetta passa, alle noci triturate, ai chiodi di garofano e alla scorza d’arancia, si produce una sorta di golosissima “crema” da gustare su una fetta di pane casereccio abbrustolito.

INGREDIENTI

Sangue di maiale, vino cotto, uvetta, noci tritate, chiodi di garofano, una scorzetta d’arancia, strutto di maiale, acqua e sale.

PREPARAZIONE

Raccogliere il sangue di maiale e metterlo immediatamente sul fuoco basso in un recipiente di rame insieme con del vino cotto, uvetta passa precedentemente fatta rinvenire, noci triturate, chiodi di garofano pestati in un mortaio, scorzetta d’arancia tagliata sottile, strutto, un po’ d’acqua e sale. Una volta cotto, mettere il composto in vasetti di terracotta invetrata, ricoprirlo di strutto e tapparlo. Abbrustolire il pane casereccio e spalmarci sopra il composto.

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